Due chiacchiere con…Antonella Milardi

Bentrovati a tutti cari lettori!Questo mese,sempre grazie alla collaborazione con la pagina “Io leggo autori emergenti” abbiamo il piacere di portarvi una nuova intervista!Il tema del mese riguarda i libri per bambini,ed è per questo motivo  che abbiamo fatto quattro chiacchiere con Antonella Milardi,autrice del libro “Colori ribelli“,che potete trovate ed acquistare nella pagina “Bookshop-letterature d’esordio(siamo buone e vi lasciamo anche il link Colori Ribelli-Antonella Milardi nella sezione catalogo.

Detto questo vi lasciamo alle parole di Antonella,che ringraziamo per la disponibilità.Buona lettura!

 

1) Nel libro hai posto al centro dell’attenzione la distinzione di genere.Pensi che negli ultimi anni questa problematica stia finalmente migliorando?

1) Il superamento degli stereotipi è importante per dare spazio alla libera espressione dell’individuo e per educare al rispetto delle diversità. Non possiamo essere schedati in base a una semplice crocetta sulla lettera F o M del nostro attestato di nascita. Nella prefazione la Psicoterapeuta Chiara Baratelli scrive: “Una semplice crocetta sulla casella M o F del certificato di nascita deciderà una gran quantità di cose sul destino di ogni persona. Deciderà quali saranno i suoi giochi e i suoi interessi, le sue emozioni, i suoi atteggiamenti, come dovrà comportarsi nelle occasioni sociali, chi dovrà amare e come, che ruolo dovrà assumere nella coppia.”

Tutti dobbiamo uniformarci agli stereotipi e avere comportamenti che siano in linea con le aspettative della società. Negli ultimi anni la società sta cercando, in diversi modi, di superare gli stereotipi di genere. La stessa Barbie, icona dello stereotipo femminile, inizia a  ricoprire ruoli maschili. Oggi sugli scaffali dei negozi di giocattoli possiamo trovare Barbie-pompiere: mantenendo manicure e trucco perfetto, Barbie afferra un’ascia e irrompe in una casa in fiamme per salvare Ken, nonostante siano divorziati, riuscendo a mantenere profumata la sua fluente treccia bionda. Nella classe di mio figlio, che frequenta la materna, i bambini, maschi e femmine, hanno la maglietta dello stesso colore. Certo, il colore scelto per tutti è il blu: non sia mai che si faccia indossare un fucsia a qualche maschietto! Sono sicura che un giorno i bambini indosseranno una divisa rossa, poi arancione e, tra chissà quanti anni, anche rosa.  Purtroppo la strada da percorrere è ancora lunga, dobbiamo abbattere anni di leggi non scritte, di credenze popolari. Il modo migliore per arrivare alla libera espressione dell’individuo e al rispetto delle nostre diversità è porsi delle domande e stimolare i  nostri figli a porre anche loro domande. C’è una fase della crescita in cui i bambini chiedono mille “Perché?”, l’augurio migliore che possiamo far loro è che questo periodo duri tutta la vita e che non si accontentino mai di una risposta del tipo “Perché è sempre stato così”.

“E’ sempre stato così” è una grande bugia: nessuna delle arbitrarie decisioni dell’uomo esiste in natura, nulla è sempre stato così.  Le regole sociali che gli uomini hanno stabilito, a cui tutti dobbiamo conformarci per essere accettati, sono state create dagli uomini: come le abbiamo create, così possiamo abbatterle, distruggerle, o modificarle.

 

2) Come hai avuto l’idea di scrivere un libro per bambini?

2) Il racconto è nato per un pubblico adulto. L’ho scritto con l’obiettivo di abbattere gli stereotipi e i pregiudizi di genere: converrete con me che i bambini non ne hanno bisogno. I bambini nascono senza pregiudizi e senza fare distinzioni di genere. Siamo noi adulti che insegniamo loro cosa è bene e cosa è male: siamo noi che, senza colpa, ma per retaggio culturale, insegniamo loro la malizia delle parole o la distinzione tra maschi e femmine. Lo facciamo senza rendercene conto, per abitudine, perché “è sempre stato così”. Ho scritto “Colori ribelli” per contribuire al concorso “Il colore delle donne”, indetto ogni anno dalla Casa Editrice Ananke Lab: volevo dare il mio contributo contro la violenza sulle donne. Educare alla parità dei generi è importante per prevenire il bullismo e debellare le violenze di genere. Successivamente ho avuto l’idea, insieme alla Milena Edizioni e con le bellissime illustrazioni di Alessandro Coppola, di trasformarlo in un racconto per i bambini, che domani saranno a loro volta adulti.

 

3) Vuoi brevemente raccontare la storia alla base del tuo libro?

3) Il colore rosa e il celeste, stanchi della vita noiosa a cui li condanna l’umana e arbitraria distinzione di genere, decidono di scambiarsi i ruoli: tutto ciò che è colorato di celeste diventa rosa e viceversa. Gli adulti, a differenza dei bambini, sono molto turbati dall’improvviso cambiamento.

Per la prima volta nella storia dell’umanità si mobilitano tutti i Capi di Stato del Mondo: 196 Capi di Stato interrogano gli specialisti di ogni settore scientifico e paranormale per comprendere quale sia la causa dello scambio dei colori. Perché il mare è diventato rosa e le pesche azzurre? Riusciranno a rimettere i colori al posto giusto?  

4) Io penso che il tuo racconto non debba essere destinato ai soli bambini,ma anche agli adulti.Credi che anche un pubblico più anagraficamente maturo possa imparare qualcosa da questa lettura?

4) Come ti dicevo, anch’io credo che il pubblico adulto ne abbia più bisogno dei bambini. Devo dire che ho avuto riscontri positivi anche da parte degli adulti: molti di loro mi hanno scritto per complimentarsi e hanno deciso di regalare il libro ad altri amici adulti. Possiamo sicuramente affermare che “Colori ribelli”, sia per le illustrazioni meravigliose di Alessandro Coppola, che per la tematica affrontata e lo stile, il racconto in rima, sia un libro adatto dai quattro ai centoquattro anni.

 

5) Hai una parte del libro che preferisci per qualche motivo?

5) La parte del libro che preferisco è il vertice dei Capi di Stato con gli specialisti dei vari settori. Scrivere questa parte del racconto per me è stato esilarante: mi sono divertita tantissimo, spero di aver essere riuscita a trasmettere questo mio divertimento al lettore. In questo passaggio i personaggi si comportano in maniera ridicola, buffa, si comportano da adulti, insomma. I bambini invece sono più intelligenti: loro amano il cambiamento!

Mi piace tantissimo anche la fine del libro, ma non posso spiegare perché: non vorrei anticipare il finale, posso dire che mi è piaciuto scriverlo perché ho potuto sognare a occhi aperti e immaginare un mondo migliore.

Scrivere e leggere sono le attività che preferisco, proprio perché permettono di cambiare il Mondo. Un bambino che legge vedrà il Mondo a colori.

 

“Ringrazio la redazione de Il labirinto dei libri per questa bellissima intervista: avete formulato domande interessanti alle quali è stato un gran piacere rispondere. Purtroppo sono più brava a scrivere in rima che in prosa, spero di non aver annoiato i vostri lettori. Un abbraccio virtuale a tutti voi, vi invito a scrivere le vostre impressioni sul libro “Colori ribelli”, sulla pagina Facebook Colori ribelli o anche privatamente: le vostre opinioni sono importantissime per migliorare o per prendere coscienza di aver fatto qualcosa di buono per voi. Grazie. Antonella Milardi

fiori il labirinto dei libri

Ringraziamo anche noi la bravissima Antonella,per le belle parole e per il tempo che ha deciso di dedicarci.Qua sotto potete inoltre trovare trama e copertina del libro scritto da Antonella il quale, teniamo a precisare al fine di non creare alcun equivoco ,noi non lo abbiamo ancora ,ma lo stiamo scoprendo attraverso questa bella intervista:

SINOSSI

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La copertina del libro.

I colori rosa e celeste, stanchi della vita noiosa a cui li condanna l’umana e arbitraria distinzione di genere, decidono di scambiarsi i ruoli: tutto ciò che è colorato di celeste diventa rosa e viceversa. Gli adulti, a differenza dei bambini, sono molto turbati dall’improvviso cambiamento. Si mobilitano tutti i Capi di Stato, le Forze Armate e gli specialisti di ogni settore scientifico e paranormale. Quali saranno le ipotesi avanzate dagli specialisti?  Riusciranno a far tornare i colori al posto “giusto”? Racconto vincitore della IV edizione del concorso “Il colore delle donne” di Ananke Lab. Età di lettura: da 4 anni.

fiori il labirinto dei libri

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Una risposta a “Due chiacchiere con…Antonella Milardi”

  1. Questo libro mi incuriosice tantissimo, tratta un argomento al quale mi sento molto affine. Grazie per aver condiviso questa bella intervista!

I commenti sono chiusi.

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