“Chiamatemi Anna” Una serie da vedere

Buongiorno cari lettori!

Finalmente trovo un po’ di tempo per scrivere un articolo per la nostra Macedonia, con il quale vi parlerò della serie tv “Chiamatemi Anna”.

Ho scelto di dedicare finalmente lo spazio ad un prodotto televisivo che ho adorato dall’inizio alla fine, e che è disponibile su Netflix in tutta la sua interezza

( sono tre stagioni totali), anche se il web sta insorgendo per poter avere una quarta stagione o un film per concludere le vicende tramite alcune petizioni su change.org .

Ma perchè questa serie è così amata dai propri fan? E perchè a mio parere ” Chiamatemi Anna” dovrebbe essere vista da quante più persone possibili, soprattutto i ragazzi?

Vi spiegherò tutto qua sotto, con calma e partendo da un’introduzione della trama.

Chiamatemi Anna di base non è altro che la trasposizione televisiva ( una delle tante) dei celebri romanzi dal titolo

“Anna dai capelli rossi” di  Lucy Maud Montgomery, di cui potete trovare la nostra recensione del primo libro qui .

La storia quindi si incentra su Anna Shirley, una bambina vivace e sognatrice rimasta orfana dei genitori, e costretta a vivere in un orfanotrofio fino a quando i fratelli Marilla e Matthew Cuthbert non decidono di adottarla,

anche se in realtà le loro reali intenzioni erano quelle di adottare un maschio in modo da poter mandare avanti la fattoria.

Ma dopo un turbolento periodo iniziale, i due si affezioneranno alla bambina e decideranno di tenerla con loro, anche perchè nonostante sia una femmina

( e che quindi per i preconcetti in cui è ambientata la serie non possa fare altro se non la casalinga), aiuterà i due genitori adottivi nella gestione della fattoria.

Inoltre inizierà a frequentare la scuola, rivelandosi una persona molto intelligente e studiosa, tanto da entrare in competizione con Gilbert,

il ragazzo più intelligente della scuola.

Da questo momento si avrà modo di vivere le varie vicende di Anna, dall’amicizia ai primi amori, ma anche a vivere vicende tristi e dolorose.

Ma se è semplicemente un nuovo adattamento di un prodotto usato in tutte le salse( libri, film, cartoni, miniserie),

perchè “Chiamatemi Anna” è così apprezzato sia dai fan che dalla critica?

Vincitrice nel 2019 dei Shaw Media Award alla miglior serie drammatica,

“Chiamatemi Anna” ha saputo prendere le basi della storia dei romanzi originali, riproponendoli in una chiave più moderna ed innovativa.

Infatti se la base della storia non subisce (fortunatamente) evidenti stravolgimenti, l’ideatrice della serie Moira Walley-Beckett ha voluto azzardare inserendo alcune tematiche molto attuali.

Partendo proprio dal personaggio di Anna che, anche se nei precedenti adattamenti ha sempre avuto un carattere particolare,

in “Chiamatemi Anna” assume un vero e proprio ruolo di femminista,

cercando di combattere attivamente i pregiudizi e le preclusioni che all’epoca venivano riservate alle donne.

Un altro importante elemento da mettere in evidenza è senza dubbio il tema del razzismo, che viene rappresentato dal personaggio di Bash,

un amico di Gilbert, il cui padre è stato ucciso per aver semplicemente chiesto di poter vivere come i banchi.

Anche la figura di Bash avrà un ricco approfondimento, così come tutti i personaggi della serie.

Un altro elemento innovativo introdotto che ho apprezzato tantissimo è stato l’inserimento del personaggio di Cole, amante dell’arte e grande amico di Anna, che nel corso degli episodi comprenderà di essere un omosessuale,

cosa che gli provocherà moltissimi problemi e turbamenti, salvo poi trovare un porto sicuro in Anna e le sue amiche prima, ed in zia Josephine dopo con cui scoprirà di condividere il suo “essere diversi”.

La diversità di genere è evidenziata tantissimo in questa serie Tv,

e non solo per la presenza di Cole, che lancia comunque un messaggio importantissimo ad i telespettatori.

Anche la stessa Anna si sente spesso “diversa” dagli altri, a causa in primis dei suoi capelli carota,

ma anche per il suo carattere così ribelle ai preconcetti e libero dalle imposizioni, che spesso fa paura ed intimorisce gli abitanti di Avonlea,

la cittadina in cui Anna vive con i Cuthbert.

Ad aggiungerà ancora qualcosa riguardo a questa serie, posso dirvi che le ambientazioni scelte e la fotografia sono sbalorditive, da lasciare letteralmente senza parole.

Putroppo però, nonostante abbiate intuito il potenziale della serie a mio parere sfruttato benissimo, ed una vasta fanbase che ha amato moltissimo questa opera,

Netflix non è stato molto magnanimo con “Chiamatemi Anna”.

Infatti già dalla seconda stagione si erano fatte insistenti le voci secondo cui Netflix avesse intenzione di cancellare la serie perchè ” non aveva abbastanza visualizzazioni”.

Ma la rivolta scatenata dai fan, soprattutto su Twitter, ha portato Netflix a ritrornare sui suoi passi annunciando la terza stagione,

definendola però l’ultima della serie.

Tutto molto bello, peccato però che in realtà la terza serie, per quanto sia stupenda,

in realtà non chiude la storia dei romanzi che hanno ancora da raccontare parecchio rispetto agli eventi narrati in “Chiamatemi Anna”.

A mio parere è chiaro che gli intenti degli autori non fosse quello di terminare tutto con una terza stagione,

ma si sono ritrovati costretti da Netflix a cercare quantomeno di chiudere alla meglio il cerchio, riuscendoci comunque bene.

Ma per tutto quello che questa serie potrebbe ancora regalarci, e per quello che potrebbe ancora insegnare alle generazioni più giovani,

io sono con tutti coloro che gridano a gran voce a Netflix di cambiare ancora una volta idea,

se non per una quarta serie almeno per un film conclusivo,

visto anche che Netflix spesso ha mandato avanti all’infinito serie che avrebbero potuto tranquillamente terminare molto prima

( La casa di carta, 13 Reasons why coff coff….)

penalizzando serie che invece avrebbero tutto il diritto di poter continuare e concludersi degnamente

( penso anche a Lucifer che dopo le grandissime proteste ha avuto la giustizia che merita).

Che dire, staremo a vedere, e nella speranza di vedere le mie preghiere esaudite vi invito caldamente a recuperarvi questa perla all’interno del mare Netflixiano.

Se invece l’avete già vista fatemi sapere che cosa ne pensate, è una serie che ho nel cuore e mi farebbe piacere poterne discutere 🙂

A presto (spero) con un nuovo articolo extra libri!

IL MIO VOTO: 5/5

Classificazione: 5 su 5.

-Ery

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