Recensione

Bentrovati amici del Labirinto!!! È veramente tanto, tantissimo tempo che non scrivevo una recensione, ma quando si tratta di leggere un libro della Clare e di raccontarvi le mie sensazioni nel farlo, non c’è impegno e blocco del lettore che tenga! 

Dopo due anni dalla pubblicazione del secondo libro della serie The Last Hours, cronologicamente situata dopo gli eventi di The infernal Devices e che vede come protagonisti le discendenze Herondale/Lightwood/Fairchild e i loro amici, finalmente possiamo stringere tra le mani La Catena di Spine (chain of thornsin lingua originale), terzo e conclusivo volume della trilogia.

La storia riprende esattamente dove l’avevamo lasciata nelle ultime pagine di Catena di Ferro, trasportando, in una prima parte, il lettore da Londra a Parigi capitolo dopo capitolo per seguire da vicino Cordelia e Matthew, fuggiti nella capitale Francese, e il resto degli Allegri Compagni.

Cordelia è devastata dal matrimonio con James, un matrimonio in cui in fondo al suo cuore lei aveva creduto e cha ha visto infrangersi negli occhi della fredda e misteriosa Grace Blackthorn, senza sapere che dietro alla riluttanza di suo marito non c’è indifferenza o mancanza di amore, ma un potente incantesimo che lo lega alla ragazza, e cerca conforto nello svago della Ville Lumiere e tra le braccia di Matthew, parabatai di James segretamente innamorato di Cordelia; Lucie è fuggita con Jesse e Malcom Fade per evitare che il ragazzo, riportato in vita, possa essere giudicato dall’Enclave e Will e James sono alla loro ricerca per riportarli all’Istituto… ma gli inferi e i suoi Principi non hanno tempo per commiserare i sentimenti umani e le loro vicende e Belial è nuovamente pronto ad attuare i suoi piani e conquistare prima Londra e poi l’intera Inghilterra.

I tentativi di conquista, e di possessione, del Principe dell’inferno spingerà l’intera combriccola a rivedere le proprie priorità e i propri sentimenti, a mettere a nudo segreti e paure, a stringere legami inaspettati, pur di raggiungere nuovamente la pace e trovare il lieto fine. Ancora una volta il plot si dipana su più piani dando il giusto spazio alle vicende di ogni personaggio, rendendoli così reali con le loro incertezze e i loro piccoli grandi problemi da coinvolgere il lettore, generando una grande empatia che rende difficile scegliere chi di loro preferire, in chi di loro immedesimarsi.

Non manca il grande amore, quello capace di sconfiggere i demoni più potenti, né i momenti tristi e i grandi addii, che speriamo tutti non siano per sempre. 

Dopo l’epilogo Cassie ci regala una novella di poche pagine in cui finalmente la bella Cordelia e la principessa Lucie coronano il loro sogno di diventare parabatai, non senza inserire spunti particolarmente interessanti che ci piace pensare siano indizi per nuove creazioni dal mondo Shadowhunters.

Come sempre, anche in questo volume ho apprezzato tantissimo le citazioni che Cassie pone in apertura del capitolo, che oltre a richiamare quanto succede nelle pagine che le seguono, permettono di conoscere e apprezzare anche i grandi della letteratura e, perché no, di spingere la curiosità di noi lettori a scoprire le opere classiche da cui sono tratte. Molto presenti, soprattutto ne La catena di spine, riferimenti alla classicità del poema epico e della mitologia cavalleresca, soprattutto in relazione a Cortana e ai Paladini.

Ringrazio la Mondadori per avermi omaggiato del libro e avermi permesso di leggerlo in anteprima, Martina che è sempre attenta nell’organizzazione e nella gestione degli eventi e tutte le ragazze che hanno partecipato al Review Party, di cui vi invito a leggere le recensioni!

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